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Impianto ad Osmosi e Demineralizzazione

L’Impianto ad Osmosi e Demineralizzazione a Resine ha produzione giornaliera di permeato e di acqua demineralizzata pari a 12,65 m3; l’impianto è dunque costituito da:

  • serbatoio di accumulo acqua di rete avente volume 500 l;
  • pompa di rilancio acqua di rete potenza 0,55 kW – 230V 50 Hz in acciaio INOX AISI 304, completa di pressostato e vaso di espansione;
  • stazione pre-filtrazione a cartuccia di polipropilene con grado di filtrazione 5 micron;
  • telaio in acciaio presso-piegato e verniciato con procedimento anticorrosione;
  • elettrovalvola d’ingresso;
  • pressostato di sicurezza di minima, completo di manometro di lettura pressione minima in bagno di glicerina;
  • pompa di pressurizzazione ad asse verticale in acciaio INOX;
  • pressostato di sicurezza di massima, completo di manometro di lettura pressione massima in bagno di glicerina;
  • n°2 contenitori membrana (VESSELS) in vetroresina;
  • n°2 membrane EXTRA LOW ENERGY;
  • valvola di regolazione a spillo in acciaio INOX AISI 316;
  • elettrovalvola di flussaggio automatico;
  • coppia di flussimetri per la lettura della portata del permeato e del concentrato;
  • interruttore di livello a galleggiante per il serbatoio di accumulo del permeato;
  • tubazioni e raccordi in PVC;
  • copolimero di acetato e PVC;
  • kit con n°2 pompe dosatrici per impianti ad osmosi inversa e n°2 serbatoi (LLDPE) per additivi chimici in polietilene 100 l;
  • antiprecipitante multifunzionale per membrane osmosi inversa;
  • abbattitore di cloro per membrane osmosi inversa;
  • infine quadro elettrico monofase con potenza installata di 1,1 kW completo di conduttivimetro “in continuo” per il permeato.

 

Demineralizzatore a resine

  • n°1 colonna di demineralizzazione con resine a letto misto a resine non rigenerabili e lettore di conducibilità a LED per verificare l’esaurimento delle resine, posto a valle dell’impianto ad osmosi inversa; contiene 50 l di resine, ha attacchi di ingresso – uscita da 3/4”, una portata di esercizio pari a 1.500 l/h ed una perdita di carico pari a 0,5 bar.

 

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Impianto per Acque Meteoriche con Drenaggio

L’Impianto per Acque Meteoriche con Drenaggio è costituito da contenitori da esterno o da interro in polietilene corrugato, completi di chiusini pedonali in polietilene.
L’impianto è quindi composto da un sistema di immissione ed emissione dei reflui atti alla sedimentazione dei materiali inerti. Le acque meteoriche provenienti dalla stazione di grigliatura convogliano infatti nella trappola per fango per essere separate da materiali inerti sedimentabili.
L’Impianto per Acque Meteoriche con Drenaggio dispone inoltre di un sistema di disoleazione a gravità, ad altissima efficienza, che permette il trattamento e l’eliminazione degli oli/idrocarburi non emulsionati (e con peso specifico < 0,85 gr/cm3) dalle acque reflue di scarico, attraverso una separazione statica ed una filtrazione a coalescenza con efficienza >95%. Si tratta infatti di un sistema di disoleazione a gravità, corredato da un filtro che addensa le finissime goccioline di oli/idrocarburi, le une sulle altre, fino a renderle facilmente separabili in acqua per galleggiamento.

L’impianto garantisce dunque il rispetto dei limiti della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del Decreto Legislativo n°152/2006 (scarico in corpi idrici superficiali) per i soli seguenti parametri:

  • Solidi sospesi totali;
  • Materiali grossolani;
  • Grassi e oli minerali;
  • Idrocarburi totali.

 

Qualora si volessero rispettare i limiti relativi alla totalità dei parametri prescritti dalla citata Tabella 3, si deve pertanto ricorrere ad ulteriori trattamenti.

 

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Impianto per Acque Meteoriche di Dilavamento

L’Impianto per Acque Meteoriche di Dilavamento è un separatore a coalescenza monoblocco.
Il separatore è realizzato in polietilene da interro irrigidito con nervature continue e parallele; è anche dotato di pacco lamellare idoneo per l’intercettazione e la separazione di idrocarburi non emulsionati, non solubili in acqua, dispersi in acque di dilavamento superficiale da recapitarsi in corpo recettore, secondo indicazioni dell’Autorità Competente. L’Impianto Acque Meteoriche Dilavamento dispone inoltre di una zona di calma per le acque in ingresso. L’impianto è concepito appositamente per la separazione di liquidi leggeri di origine minerale e sintetica. È poi completo di tubazioni in ingresso e in uscita dotate di guarnizioni in gomma, condotta di ventilazione.

La valutazione dimensionale del modello viene fatta sulla base della portata in ingresso in lt/sec. L’avviamento d’impianto coincide peraltro con la posa ed il collegamento delle tubazioni.
L’impianto prevede una sezione di decantazione dei solidi sedimentabili. Qualora il refluo in ingresso presentasse alte concentrazioni di particolato fine disperso, si può pretrattare il refluo mediante un ulteriore sfangatore opportunamente dimensionato.

Questi impianti sono quindi adatti a separare liquidi leggeri non emulsionati immiscibili in acqua presenti nelle acque di dilavamento e meteoriche: sono pertanto utilizzabili per trattare acque provenienti ad esempio da piazzali scoperti, stazioni di rifornimento di carburante, officine, autorimesse.

 

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Impianto di Demineralizzazione

L’impianto di demineralizzazione automatico a scambio ionico con resine rigenerabili a doppia colonna è dotato a monte di un filtro a cartuccia ed a valle di una colonna a letto misto a resine non rigenerabili. L’impianto demineralizza l’acqua di rete, portando la sua conducibilità a zero microsiemens.

 

Dati di progetto

  1. Durezza acqua di alimento 12°F
  2. Residuo fisso acqua di alimento 105 mg/l
  3. Conducibilità specifica 150 µS/cm
  4. Ca2+ 40 mg/l
  5. Mg2+ 5 mg/l
  6. Na2+ 1 mg/l
  7. Ci 3 mg/l
  8. SO4- – 2 mg/l
  9. NO3- 3 mg/l
  10. Produzione ~ 300 l/settimana
  11. Conducibilità specifica acqua prodotta < 2 µS/cm

 

Sistema di pre-filtrazione

N°1 CONTENITORE PER CARTUCCE IN PLASTICA VASO TRASPARENTE COMPRESE DI STAFFA DI FISSAGGIO E CHIAVE:

  • Attacchi E-U  1”
  • Altezza  10”
  • Pressione di lavoro  max 6 bar, pressione di scoppio 12 bar.
  • Temperatura di esercizio  max 35°C.
  • Portata  3000-6000 l/h s/cartuccia.
  • Staffa di fissaggio e chiave compresa nella fornitura.
  • CARTUCCIA IN FILO AVVOLTO DI POLIPROPILENE:
  • Lunghezza (mm)  254 – 10” Diametro Ø (mm) – 63
  • Portata (l/h)  1.000
  • Grado di filtrazione (μ)  1
  • Δp max (bar) 0,35 prima di sostituire la cartuccia

 

Demineralizzatore a doppia colonna

  • N°2 BOMBOLE CON RESINE ANIONICHE E CATIONICHE
  • N°2 SERBATOI DI STOCCAGGIO RIGENERANTI VOLUME 100 l
  • PROGRAMMATORE ELETTRONICO
  • N°2 VALVOLE ABS
  • TELAIO IN ACCIAIO INOX CON COMPONENTI INSTALLATI

 

Scheda tecnica

  1. DEMINERALIZZATORE A RESINE – DOPPIA COLONNA
  2. RESINE CATIONICHE 10 l – RESINE ANIONICHE 17 l
  3. VALVOLA SIATA SI 132 CON ATTACHI 1”
  4. PORTATA DI ESERCIZIO 430 l/ora – ∆P 0,3 bar
  5. PRESSIONE DI LAVORO 1,5 – 5 bar
  6. RESA CICLICA CATIONICA 1,3 m3
  7. RESA CICLICA ANIONICA 1,3 m3
  8. HCL 33% PER RIGENERAZIONE 3,4 kg
  9. NaOH 30% PER RIGENERAZIONE 5,6 kg
  10. ALIMENTAZIONE ELETTRICA 230V-50Hz
  11. DIMENSIONI 800X600X1200H mm
  12. PESO 100 kg

 

Demineralizzatore a letto misto

  • BOMBOLA IN VETRORESINA
  • LETTORE DI CONDUCIBILITA’ A LED SU LINEA IN USCITA
  • TESTATA IN ABS CON ATTACCHI IN OUT ¾”

 

Scheda tecnica

  1. DEMINERALIZZATORE 20 l RESINE NON RIGENERABILI
  2. PORTATA DI ESERCIZIO 600 l/h
  3. PERDITA DI CARICO 0,5 bar
  4. RESA CICLICA 126 m3 CON SALINITA’ 10 ppm CaCO3
  5. DIMENSIONI Ø200X930H mm
  6. CONDUCIBILITA’ ACQUA IN USCITA < 2 µS/cm

 

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Impianto di Espulsione da Cabina Verniciatura

L’Impianto di Espulsione da Cabina di Verniciatura, realizzato secondo le vigenti Norme Tecniche, è idoneo alla espulsione in atmosfera delle emissioni provenienti da una cabina di verniciatura; la relativa progettazione eseguita dal nostro ufficio tecnico è quindi completa dei grafici quotati.

La cabina di verniciatura a servizio di una autocarrozzeria dispone di quadro di comando completo di interruttore, pulsante di arresto e linee elettriche. Le apparecchiature (elettro ventilatori) con grado di isolamento IP 55 sono installate in luogo idoneo in prossimità del quadro di alimentazione; sono inoltre cablate con canalina esterna in PVC.

Ogni elettro ventilatore aspira dunque l’aria inquinata, tramite apposito sistema di captazione ed è dotato di una condotta di espulsione, completa di un terminale (camino); questa condotta convoglia l’emissione in atmosfera dopo l’eventuale trattamento.

L’Impianto di Espulsione da Cabina di Verniciatura è dotato di due condotte separate; la prima condotta è destinata alla espulsione dei fumi di combustione della caldaia; la seconda condotta è destinata alla espulsione, a seguito di idonea filtrazione, dell’aria proveniente dalla camera di verniciatura. Tutte le tubazioni sono sigillate, tramite l’applicazione tra un elemento e l’altro di idonea pasta sigillante.
Le condotte a sezione quadra e circolare sono costruite in lamiera di acciaio zincato con spessore 8/10 e sono dotate di flange imbullonate.

 

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Estrattore a Torre

L’Estrattore a Torre viene normalmente impiegato per aspirare notevoli volumi d’aria con basse pressioni. In particolare questo impianto aspira l’aria viziata proveniente da servizi igienici presenti all’interno di un fabbricato civile. La sua installazione avviene in terrazzo sulla sommità della condotta di aspirazione; quest’ultima attraversa l’edificio in verticale, al fine di captare l’aria viziata ad ogni piano. L’estrattore a torre espelle in atmosfera tutta l’aria aspirata.

Le dimensioni ed il suo peso contenuto facilitano quindi il montaggio direttamente sui tetti, sia ad aspirazione libera sia allacciato a canne fumarie. L’esecuzione particolarmente curata nella scelta dei materiali ed il meticoloso collaudo lo rendono duraturo nel tempo, evitando dunque le costose manutenzioni.
La costruzione in acciaio zincato ed il cupolino in vetroresina garantiscono inoltre la perfetta difesa dagli agenti atmosferici. Il motore elettrico e la ventola, equilibrata staticamente e dinamicamente, garantiscono poi massima silenziosità.

La gamma si articola in 9 modelli equipaggiati con motori trifase. A richiesta si forniscono in esecuzione monofase motori accoppiati ad un variatore di giri per una migliore regolazione della portata d’aria. Si possono anche montare motori elettrici a doppia velocità.
L’estrattore a torre, infine, può operare in servizio continuo fino alla temperatura di 200°C.

 

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Depuratore Biologico Compatto

Il Depuratore Biologico Compatto è un impianto di trattamento reflui assimilati ai domestici; l’impianto è costituito da vaschetta di accumulo e sollevamento, degrassatore in polietilene monoblocco con “carrabilità” <125kN, dotato di entrata e uscita con guarnizione in gomma, coperchio di ispezione, prelievo schiume calcificate e materiali flottanti, nonché da un sistema compatto per il trattamento biologico di acque reflue domestiche.

Il Depuratore Biologico Compatto è un sistema di depurazione biologica a fanghi attivi. È dunque composto da un trattamento primario ed un trattamento secondario separatamente presenti in un’unica fossa. E’ pertanto idoneo al trattamento di acque reflue di natura domestica suddivise in nere e chiare, pretrattate in degrassatore, con afflusso mediamente costante in un arco di 15 ore. Durante la prima fase di separazione dei solidi grossolani e decantazione dei solidi sospesi, il refluo subisce un processo di denitrificazione anossica ed una biodegradazione anaerobica ad opera di batteri specifici. Segue la fase di biodegradazione aerobica, ossia l’abbattimento finale dei parametri chimici responsabili dell’inquinamento.

 

Quadro elettrico

Nella fornitura dell’impianto c’è anche il quadro elettrico del compressore d’aria a servizio del depuratore. Costituito da una cassetta in resina contenente un temporizzatore modulare pausa-lavoro a tempi indipendenti, multiscala e multi tensione, con grado di protezione IP40, tensione 230 V – 50 Hz.
Questo apparecchio deve essere installato da personale qualificato nel rispetto delle normative impiantistiche.

 

Pozzetto di ispezione

Il pozzetto in polietilene monoblocco rotostampato è inoltre dotato di guarnizione in gomma.
La versione aperta è idonea per l’applicazione diretta di chiusini o griglie di ghisa, non compresi nella fornitura, da posizionare e sigillare con cemento.

 

Stazione di sollevamento

La stazione di sollevamento in polietilene di tipo monoblocco è completa di: pressa cavi, tubo di mandata in PVC Ø1 1/2”, raccordo per scarico di emergenza, kit guarnizioni per tubi di ingresso n°1 x Ø110, n°1 x Ø75, n°1 x Ø50 mm, supporto speciale per ridurre la corsa del galleggiante, valvola di non ritorno in ottone.
A servizio della stazione di sollevamento opera un’elettropompa sommergibile per drenaggio. Quest’ultima, progettata per il drenaggio di acque chiare o leggermente sporche, è consigliata per l’uso domestico civile e professionale.

 

Pozzetto di prelievo campioni

Infine completa la fornitura dell’impianto un pozzetto fiscale da 120 l per il campionamento delle acque reflue in uscita.

 

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Impianto Imhoff

I reflui civili provenienti dai servizi igienici sono convogliati in un Impianto Imhoff tramite una condotta in PVC avente dimensioni 120 mm. La vasca Imhoff, pozzetto e la vasca di accumulo sono realizzate in C.A.V.

In particolare la fossa biologica di tipo Imhoff è composta da:

  • Sezione di sedimentazione;
  • Sezione di digestione fanghi;
  • Uscita biogas;
  • Chiusini per ispezione e manutenzione.

 

Da questa sezione i liquami attraversano un pozzetto di campionamento in calcestruzzo delle dimensioni 300 x 300 mm; da qui confluiscono poi in una vasca di decantazione. Il refluo accumulato sarà periodicamente rimosso e smaltito tramite auto spurgo.

 

Descrizione

Le fosse biologiche di tipo IMHOFF vengono utilizzate come pre-trattamento delle acque nere di origine civile, prima del recapito in pubblica fognatura o a monte di un idoneo impianto di depurazione.

Nelle biologiche Imhoff sono nettamente distinti due comparti: uno superiore di sedimentazione ed uno inferiore di accumulo e digestione anaerobica dei fanghi sedimentati. I solidi sospesi sedimentabili, bloccati nel comparto di sedimentazione, precipitano, attraverso il passaggio di comunicazione tra le due zone, nel sottostante comparto di accumulo e di digestione, dove le sostanze organiche subiscono una fermentazione anaerobica, con conseguente stabilizzazione dei fanghi prodotti.

 

Funzionamento

Una volta installata, la IMHOFF, se non mantenuta costantemente piena d’acqua, si riempirà velocemente di fanghi generando cattivo odore e conseguenti operazioni di pulizia costose e laboriose.

Questi manufatti possono anche essere seguiti da trattamenti che consentono di migliorare l’efficienza depurativa complessiva, in funzione del tipo di scarico e delle particolari caratteristiche del recapito finale.
Le acque che fuoriescono dalla fossa IMHOFF, possono peraltro essere smaltite nel modo seguente:

  1. Dispersione nel terreno mediante sub-irrigazione;
  2. Percolazione nel terreno mediante sub-irrigazione con drenaggio (per terreni impermeabili);
  3. Dispersione nel terreno mediante pozzi assorbenti.

 

L’ubicazione della IMHOFF deve essere esterna ai fabbricati e consentire accesso dall’alto per le ispezioni o estrazione del materiale sedimentato.
La disposizione planimetrica deve infine assicurare l’accessibilità ai mezzi.

 

Vantaggi

Le biologiche Imhoff sono particolarmente adatte per piccole e medie comunità, in quanto offrono i seguenti vantaggi:

– semplificazione del tipo di trattamento, con conseguente riduzione del numero di elementi costitutivi dell’impianto e quindi dell’investimento necessario;
– produzione di fanghi di supero di buona stabilità biologica e in modesta quantità;
– semplicità di gestione e di manutenzione;
– consumi elettrici nulli.

 

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Impianto di Prima Pioggia in Continuo

L’Impianto di Prima Pioggia in Continuo in polietilene è adatto a trattare le acque di prima pioggia che dilavano da superfici pavimentate e di piazzali scoperti; è idoneo per lo scarico finale in corpi idrici superficiali. L’Impianto di Prima Pioggia in Continuo è costituito dai seguenti manufatti:

 

Pozzetto scolmatore

Pozzetto monolitico a otto facce avente un design che consente di realizzare con facilità il collegamento con direzione a 45° o multipli.
Considerando le specifiche esigenze di installazione (pendenza, quote di ingresso/uscita, ecc.) l’allestimento dei pozzetti è a cura dell’installatore.
Il pozzetto scolmatore separa le acque di prima pioggia da depurare da quelle di seconda pioggia da inviare, tramite tubazione di by-pass, direttamente al recettore finale.

 

Separatore con filtro a coalescenza

E’ un prefabbricato di tipo monoblocco in polietilene da interro irrigidito con nervature continue e parallele, dotato di pacco lamellare con struttura a coalescenza. E’ idoneo alla intercettazione e separazione di idrocarburi non emulsionati, non solubili in acqua, dispersi in acque di dilavamento superficiale; è anche dotato di una zona di calma per la sedimentazione di sabbie ed altri inerti; le acque trattate si possono  recapitare nel corpo recettore, secondo indicazioni dell’Autorità Competente.

L’apparecchiatura è completa di:

  • Zona di calma per le acque in ingresso e grossolana separazione di idrocarburi;
  • Volume fanghi opportunamente dimensionato;
  • Tubazioni in ingresso e in uscita dotate di guarnizioni in gomma;
  • Condotta di ventilazione;
  • Otturatore a galleggiante.

 

Il separatore di Classe I secondo la Norma Tecnica UNI EN 858 è dimensionato in base alla portata in ingresso. I separatori sono dunque adatti a separare i sedimenti ed i liquidi leggeri non emulsionati immiscibili in acqua, presenti nelle acque di meteoriche di dilavamento: sono pertanto utilizzabili per trattare acque provenienti ad esempio da piazzali scoperti, stazioni di rifornimento di carburante, officine, autorimesse.

 

Pozzetto fiscale per il prelievo di campioni

Realizzato in polietilene da interro con telaio è progettato per un ottimale orientamento del coperchio indipendentemente dal posizionamento del pozzetto. Il pozzetto di campionamento è da posizionarsi a monte del corpo recettore dopo il sistema di trattamento acque di prima pioggia costituito da pozzetto scolmatore e deoliatore con filtro a coalescenza. Il dimensionamento è realizzato secondo le Norme UNICHIM. La corretta installazione del prodotto si effettua in relazione alla tubazione di ingresso.

 

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Filtri per Emissioni Industriali

I Filtri per emissioni industriali e cattivi odori sono idonei a filtrare e a deodorare l’aria inquinata da fumi di saldatura, gas, vapori, ecc. per consentirne l’espulsione in atmosfera.

L’aria inquinata, proveniente dai punti di aspirazione, prima di essere espulsa nell’ambiente, viene convogliata da un elettro ventilatore alla unità filtrante; quest’ultima lavora in pressione, è infatti dotata di un terminale di espulsione, costituito da una rete metallica.

I Filtri per Emissioni Industriali sono in particolare composti da:

  • Prefiltro a media efficienza (87,5% misurato secondo metodo ASHRAE) pieghettato. Il quale è costituito da un telaio in lamiera zincata con rete di protezione zincata ed elettrosaldata; questo racchiude il setto filtrante in fibre di poliestere apprettate con resine sintetiche;
  • Filtro ad alta efficienza a tasche costruite in microfibre di vetro collegate ad un telaio di lamiera zincata;
  • Per l’adsorbimento di sostanze chimiche o solventi presenti nell’aria è presente un’unità, collegata mediante bulloni al primo modulo; tale unità contiene carbone attivo per aria contenuto in cilindri realizzati in rete metallica microforata.

 

Grazie alla costruzione modulare, all’alta efficienza dei filtri ed alla notevole capacità di ritenzione del carbone attivo, è possibile ottimizzare le dimensioni del gruppo in  funzione della quantità dell’aria da trattare da 1.500 mc/h a 27.000 mc/h con superfici filtranti da 3,3 mq a 61 mq.

 

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