Impianto di Fitodepurazione

Modello SD.003

Impianto di fitodepurazione

 

Impianto di fitodepurazione

L’impianto di fitodepurazione è un sistema di trattamento dei liquami civili che sfrutta la capacità di evapotraspirazione del terreno e della vegetazione. Questo consente l’umidificazione della sostanza organica e l’utilizzo degli elementi nutritivi da parte delle piante.
L’impiego dei letti di fitodepurazione, che si basa sul principio di trasformare i rifiuti in risorse permette di riutilizzare per l’irrigazione le acque di scarico depurate, in un contesto di recupero ambientale, di conservazione dell’energia e di contenimento dei costi.

L’utilizzo dell’impianto di fitodepurazione è ritenuto interessante ed auspicabile dalle normative Italiane ed Europee, in particolare dal Testo Unico Ambiente (D.Lgs. 152/2006).

 

Funzionamento

Il refluo viene inviato al bacino di fitodepurazione composto da un pozzetto di testa e dai vassoi collegati in serie o parallelo. Il flusso dell’acqua è orizzontale e si mantiene sempre al di sotto della superficie superiore del materiale di riempimento. Il flusso d’acqua è infatti mantenuto pochi centimetri al di sotto della superficie del terreno da uno speciale dispositivo idraulico, in questo modo si crea un ambiente prevalentemente anossico. Il refluo depurato fuoriesce dall’ultimo vassoio e viene recapitato ad una stazione di sollevamento la cui pompa rilancia il refluo al pozzetto di testa. In questa maniera si viene a creare un circolo chiuso. In tal modo gran parte del refluo trattato nel bacino viene assorbito ed evapotraspirato dalle piante, riducendo quello che è lo scarico finale nell’ambiente. Questi impianti assicurano la salvaguardia del terreno, dei corpi idrici superficiali e della falda.

Al fine di garantire il corretto funzionamento dell’impianto, si dovrà provvedere alla periodica pulizia del degrassatore ed al periodico svuotamento dei fanghi accumulati nel bacino di pretrattamento.

 

Vantaggi

L’utilizzo delle piante nei sistemi depuranti si basa sulla capacità dei vegetali di:
– assorbire, assimilare, trasformare ed immagazzinare i nutrienti trasportati dai reflui;
– favorire l’attività metabolica dei microrganismi presenti naturalmente nel suolo: nella massa delle radici si sviluppa una ricca flora batterica in grado di degradare la sostanza organica, rendendo disponibili per le piante i nutrienti minerali nella forma chimica da loro utilizzabile;
– sottrarre grandi quantità di acqua dal terreno restituendola all’atmosfera attraverso l’estesa superficie fogliare (evapotraspirazione);
– bio-accumulare metalli pesanti e composti organici tossici;
– ridurre infine la carica batterica totale.

L’impianto di fitodepurazione si distingue dagli altri sistemi depurativi perché:
– non richiede consumi di energia in quanto le piante sfruttano l’energia solare;
– consente l’attraversamento degli strati filtranti (sabbia, ghiaia, terreno vegetale) grazie alle tubazioni di distribuzione del liquame e di drenaggio;
– ha la capacità di depurare il liquame, consentendo un recupero totale dell’acqua e della sostanza organica e minerale evitandone l’immissione nell’ambiente;
– utilizza solamente piante autoctone, cioè originarie dell’area geografica nella quale insiste l’impianto, scelte in considerazione dell’adattabilità ad un’elevata umidità del suolo, della capacità di evopotraspirare grandi quantità di acqua e di assorbire sostanze nutrienti;
– ha infine la possibilità di creare un’area verde che si inserisce in modo armonioso nel paesaggio circostante.

 

Componenti Impianto di Fitodepurazione

Lo schema di un impianto di fitodepurazione tipo è dunque il seguente:

bacino di pretrattamento sulla condotta delle acque nere (fossa IMHOFF);
degrassatore per grassi animali ed oli vegetali sulla condotta delle acque di cucina;
pozzetto di racccolta delle acque chiarificate provenienti dai manufatti precedenti;
fitodepurazione realizzata con vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE);      stazione di rilancio in testa all’impianto delle acque in uscita dall’ultimo vassoio;          quadro elettrico di comando e controllo delle apparecchiature (elettropompa).

Tutte le piante sono comunque disponibili e prodotte in vivai specializzati.

I vassoi hanno una struttura monoblocco per garantire la massima tenuta idraulica. I vassoi una volta riempiti con materiale inerte, consentono lo scorrimento dei reflui orizzontalmente in condizioni di saturazione continua. Grazie a questo processo le acque da trattare sono mantenute costantemente a contatto con le macrofite radicate protagoniste della depurazione.

 

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